NO AL SALARIO MINIMO PER LEGGE. SÌ ALLA RETRIBUZIONE CONTRATTUALE
- 21 Febbraio 2018
- Posted by: amministratore
- Categoria: Il Commercio

L’individuazione per legge di un salario minimo è una misura che ci vede da sempre contrari. La adottano i Paesi senza contratti collettivi nazionali. In Italia la contrattazione collettiva nazionale definisce i salari in relazione agli andamenti economici dei singoli settori. La retribuzione contrattuale è un equilibrio che tiene conto quindi di tanti fattori, settore per settore, e che si muove per accordo tra le parti, non in automatico. Abbiamo già vissuto l’epoca della scala mobile e speravamo di averla archiviata.
La nostra proposta è quindi di prendere a riferimento le retribuzioni stabilite dai contratti collettivi nazionali di categoria (anche per quei dipendenti che non dovessero risultare coperti), in linea con l’art. 36 della nostra Costituzione, facendo riferimento all’attività d’impresa, peraltro in coerenza con quanto già avviene per la definizione dei contributi previdenziali obbligatori. Ciò sarebbe rafforzato dalla auspicata misurazione delle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente (non maggiormente) più rappresentative, che sottoscrivono contratti nazionali avendone titolo e legittimità.
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Source: Il Commercio
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NO AL SALARIO MINIMO PER LEGGE. SÌ ALLA RETRIBUZIONE CONTRATTUALE