COLLOCAMENTO MIRATO: OBBLIGHI LEGALI E RISCHIO SANZIONI PER LE AZIENDE

Collocamento Mirato: Obblighi Legali e Rischio Sanzioni per le Aziende

Il collocamento mirato è uno strumento previsto dalla Legge n. 68 del 12 marzo 1999, finalizzato a promuovere l’inserimento e l’integrazione lavorativa delle persone con disabilità nel mondo del lavoro.

L’obiettivo è quello di creare un sistema che non solo imponga l’assunzione di persone con disabilità, ma che favorisca realmente l’integrazione attraverso l’analisi dei posti di lavoro, la formazione, e l’accompagnamento.

La normativa prevede obblighi occupazionali per le aziende pubbliche e private, in base alla dimensione dell’organico:

  • Da 15 a 35 dipendenti: obbligo di assumere 1 lavoratore disabile (solo in caso di nuove assunzioni).
  • Da 36 a 50 dipendenti: obbligo di assumere 2 lavoratori disabili.
  • Oltre 50 dipendenti: obbligo di assumere una quota pari al 7% dei lavoratori disabili, più una quota dell’1% per categorie protette (es. orfani e vedove del lavoro, profughi, ecc.).

Le aziende che non adempiono all’obbligo di assunzione sono soggette al pagamento di una sanzione pari a:

  • € 196,05 al giorno per ciascun lavoratore disabile non assunto.

Questa somma è dovuta per ogni giorno lavorativo di scopertura, fino al momento in cui l’azienda regolarizza la propria posizione.

L’inosservanza degli obblighi può comportare anche l’esclusione da gare pubbliche, in quanto le amministrazioni verificano la regolarità contributiva e il rispetto delle norme sul collocamento mirato.