Dal 1° luglio stop al pagamento degli stipendi in contanti

La Legge di Bilancio 2018, n. 205 del dicembre 2017, ha introdotto il divieto di pagamento degli stipendi in contanti dal 1 luglio 2018: questa norma è valida per tutti gli enti sia pubblici che privati. Tutti i datori di lavoro italiani devono pagare le retribuzioni derivanti da contratti di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa esclusivamente con strumenti tracciabili. La legge va applicata, ovviamente, anche in caso di anticipi dello stipendio e per ogni tipo di contratto: di assunzione, di collaborazione o di soci collaboranti. Questa norma è chiaramente volta a evitare pagamenti non tracciati e controllare la retribuzione dei contributi. Le sanzioni per pagamento degli stipendi in contanti dopo il 1 luglio 2018 vanno da 1.000 a 5.000 Euro, ma che possono ridursi ad un terzo (1.667 Euro), anche se la violazione non è comunque sanabile e quindi neanche diffidabile dagli Ispettori del lavoro.

Ciò significa che una volta commessa anche una sola violazione di un pagamento, anche di un acconto, dello stipendio di un lavoratore in contanti, in caso di accesso ispettivo scatta l’automatica sanzione per il datore di lavoro.

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Source: Il Commercio
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Dal 1° luglio stop al pagamento degli stipendi in contanti