RIFORMARE L’ IRPEF
- 20 Febbraio 2018
- Posted by: amministratore
- Categoria: Il Commercio

RIFORMARE L’IRPEF
Ad oltre quarant’anni dall’ultima vera riforma fiscale generale, una riforma dell’IRPEF, ossia della maggiore imposta del nostro sistema fiscale, è improcrastinabile. Tale riforma deve essere improntata sia alla riduzione del prelievo, sia alla semplificazione del tributo. Una riforma che preveda poche aliquote, garantendo la progressività del prelievo, e l’introduzione di una “no tax area” uguale per tutti i lavoratori, siano essi dipendenti o autonomi. L’introduzione di una “no tax area” uguale per tutte le categorie di contribuenti consentirebbe di eliminare le attuali detrazioni da lavoro che determinano ingiustificate disparità di trattamento per cui, oggi, si è considerati “incapienti” se il reddito di lavoro dipendente o da pensione non è superiore ad 8.000 euro; se, invece, si ha un reddito di lavoro autonomo o di piccolo imprenditore, si è considerati “incapienti” se il reddito non è superiore a 4.800 euro. Un sistema fiscale davvero equo determina una “soglia di povertà” uguale per tutti, qualunque sia la categoria reddituale. Le risorse finanziarie necessarie ad attuare la riforma potrebbero essere trovate, in primis, nella riduzione della spesa pubblica improduttiva e nelle maggiori entrate derivanti dalla lotta all’evasione fiscale (oltre 20 miliardi di euro recuperati nel 2017). Parte di esse, inoltre, potrebbe essere reperita anche riordinando le agevolazioni fiscali con l’obiettivo di eliminare quelle non più giustificate dalle esigenze sociali ed economiche o quelle che duplicano programmi di spesa pubblica.
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Source: Il Commercio
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